Sinistra frou-frou

Qualche giorno fa Barbara Spinelli aveva scritto su Repubblica (ripreso poi da MicroMega) che in qualche modo la vittoria di Roberto Vecchioni al festival di Sanremo è un segnale della fine del berlusconismo e del cambiamento nel paese. Sulla stessa lunghezza d'onda anche Gad Lerner nel suo blog, mentre altri hanno esteso questo segnale di cambiamento anche al successo che stanno riscuotendo altri due Robero, Saviano e Benigni.
Antonio Polito sul Corriere della sera mette tutti coi piedi per terra, affermando che il revival dei tre Roberto "stia pericolosamente sopravvalutando i segni di rivolta morale, quasi evocando quella che sta travolgendo in Libia il presunto padre del bunga bunga e ha appena abbattuto in Egitto il presunto zio di Ruby. Voglio dire che chi ha votato Vecchioni sul telefonino può tranquillamente rivotare Berlusconi nell'urna. Che tra l'enorme successo di pubblico di Saviano e Benigni e il più modesto successo elettorale di Bersani e Vendola non c'e' tutta quella contraddizione che sembrerebbe. La fine del berlusconismo potrà essere sancita solo dagli elettori, e gli elettori la sanciranno solo se avranno un'alternativa accettabile a disposizione. Nel valutarla, i tre Roberto non conteranno nulla". Ipse dixit. 
Ragazzi, se non ci sbracciamo e creiamo un'alternativa politica credibile e valida a questo stato di cose, col cavolo che mister B se ne va! 

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