Una sola legge in 44 giorni

La montagna ha partorito il classico topolino: una sola legge in 44 giorni. E' questo il record del nostro Parlamento. In questi primi mesi del 2011 315 senatori e 630 deputati sono riusciti a sfornare un solo provvedimento: la conversione in legge di un decreto approvato dal governo a novembre 2010 sui rifiuti della Campania. Tutto qua. Ed il Parlamento ha "lavorato" solo perché il governo gli ha mandato un testo da approvare, sennò... Infatti durante tutto il 2010 di proposte di legge non governative - cioè di iniziativa solamente parlamentare - ne sono state approvate soltanto dieci, il minimo storico, perché gli altri testi normativi sono stati tutti di iniziativa govenativa.
Oltre alle leggi al minimo sono state pure le sedute. Nel 2010 su 409 giorni di lavoro l'aula di Montecitorio si è riunita solo 171 volte, palazzo Madama (sede del Senato) appena 129.
E' allora giustificata la boutade (ma poi è stata davvvero una boutade?) di Silvio Berlusconi, che un paio d'anni fa proponeva che a voltare le leggi fossero solo i capigruppo? Se proprio non c'è niente da votare...
Ecco giustificata pure la provocatoria richiesta di dimissioni presentata dal senatore Nicola Rossi, che ha spiegato la sua decisione con l'inutilità del lavoro di parlamentare. Con questo sistema elettorale - ha detto in pratica Rossi - i parlamentari sono nominati dai partiti e non avendo investitura popolare non possono essere indipendenti e non possono lavorare autonomamente. Le camere sono state svuotate di ogni loro funzione, non hanno più potere di iniziativa legislativa e fanno ormai solo il notaio del governo. Punto.
Ma d'altra parte il governo lavora? L'ultimo Consiglio dei ministri, quello sull'emergenza degli sbarchi a Lampedusa, è durato appena cinque minuti: dalle 13.35 alle 13.40. E la durata media delle 50 riunioni di governo dal primo gennaio 2010 ad oggi è stata di 64 minuti. Una bella faticata.
Ma i fannulloni non erano solo gli impiegati pubblici? Che qualcuno abbia il coraggio di dirlo a Brunetta.
Fonte: Corriere della sera.

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