Dagli al magistrato

Quando un regime è in crisi, cerca sempre di trovare un comodo capro espiatorio su cui scaricare le frustrazioni, i dubbi e le paure del popolo. E' successo nella Germania nazista con gli ebrei, considerati la fonte di ogni male (leggete in proposito il bel libro di Allen, Come si diventa nazisti). E succede oggi in Italia. Prima con i pubblici dipendenti, additati al comune ludibrio come fannulloni, mangiastipendio, inutili ed ora coi magistrati.
L'ultima trovata è una nuova norma che rischia di ampliare a dismisura le cause contro le sentenze della magistratura, norma inserita a sorpresa nella legge comunitaria 2010 da Pdl e Lega. Essa estenderebbe la responsabilità dei magistrati "ad ogni violazione manifesta del diritto". In questo modo sarà facile per chiunque bloccare l'attività dei giudici, che si vedranno criticare ed impugnare ad libitum qualunque sentenza, qualunque provvedimento per qualsiasi motivazione, anche la più risibile. Non sarà un modo per introdurre un caso di responsabilità oggettiva, come nel diritto penale nazista? Meditate gente, meditate.

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