Il deputato Pdl Luigi Vitali ha presentato una proposta di legge che giusto giusto sembra tagliata addosso al premier ed ai suoi guai con la giustizia. La proposta prevede l'obbligo del giudice, in presenza di un imputato incensurato o che abbia superato i 65 anni di età, di applicare sempre le attenuanti generiche, che dovranno considerarsi prevalenti rispetto alle aggravanti. In questo caso il giudice dovrà pronunciare in camera di consiglio una sentenza inappellabile di non doversi procedere. In questo modo si ridurrebbero pure i termini di prescrizione dei reati ed in più la proposta prevede l'inutilizzabilità di tutti gli atti di indagine nel caso in cui il pm non abbia esercitato l'azione penale o non abbia richiesto l'archiviazione per tempo.
Come si vede si tratta di misure ritagliate ad hoc per SB. Il Cav ha infatti più di 65 anni e per il caso Ruby la sua iscrizione nel registro degli indagati è avvenuta qualche tempo dopo quella degli altri imputati coinvolti nella vicenda.
A questo punto della storia è però intervenuto intervenuto il nostro eroe (Ghedini). Che fa quindi l'avvocato del Cav? Invece, come c'era da aspettarsi, di sposare in pieno la proposta del collega Vitali, pur di salvare il suo principale, la smentisce, considerandola di sua esclusiva iniziativa ed invitando lo stesso presentatore a ritirarla. Roba da matti.
Ma da dove potrà venire questa resipiscenza del nostro avvocato? Che sia stato fulminato sulla via di Damasco? Che abbia capito che non c'è più (quasi) niente da fare per lui, lasciando che il suo assistito e patron si faccia processare come un cittadino qualunque? Ma poi sarà proprio lui che parla o è un suo sosia?
E' proprio vero, non ci sono più i Ghedini di una volta!
Commenti