Habemus Papam

Ieri ho visto al cinema l'ultimo film di Nanni Moretti "Habemus papam", con uno splendido Michel Piccoli nel ruolo del protagonista. E' un film molto bello, divertente (perché no?), delicato, che parla dell'inadeguatezza degli uomini, usando una figura paradigmatica: quella del papa.
Piccoli, riunito in conclave con gli altri cardinali per l'elezione del nuovo pontefice, inaspettatamente viene eletto papa. Da qui si scatena una sequela di scene tenere e divertenti dovute al fatto che il neo eletto, invece che accettare di buon grado la nomina, ritenendosi inadeguato si da alla fuga, mettendo nei "guai" la macchina del potere del Vaticano. Viene allora chiamato in suo soccorso uno psicanalista (interpretato dallo stesso Moretti), che cercherà di aiutarlo, ma senza successo. L'incontro tra il professionista ed il pontefice è breve e serve a delineare subito la differenza tra i due. Così, tanto il neo eletto si sente inadeguato al ruolo cui è stato chiamato, così lo psicanalista è pieno di sé ("io sono il migliore", dice spesso ai prelati che lo hanno chiamato). Ecco è questa la chiave di lettura di questo bel film, che ho visto venerdì scorso e che consiglio a tutti di andare a vedere.
In un mondo in cui tutti vogliono apparire, si sentono "esperti" (ma poi di cosa?), sono pronti a pontificare - è il caso di dirlo - su questo e su quello, senza mai avere approfondito la materia, parlare dell'inadeguatezza dell'uomo è una cosa già grande e "rivoluzionaria".
Qui le foto di scena del film. E qui il trailer.   

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