Ritorno del teatro a Trabia

TRABIA - Dopo più di dieci anni di inattività ritornano a calcare le assi del palcoscenico i componenti del Gruppo Teatro Libero di Trabia, che quest’anno ritorna sulle scene dopo un lungo stop, con una nuova leva di giovani attori, ballerini, costumisti, tecnici, guidati dall’estro e dall’esperienza del regista Diego Gattuccio e dello scenografo Ciccio Di Vittorio. Per il debutto la compagnia di teatro amatoriale ha scelto una commedia musicale “storica”: Rinaldo in Campo, di Garinei e Giovannini, con le musiche di Domenico Modugno. In questo modo il Gruppo teatrale ha voluto cogliere l’occasione di ricordare il 150° anniversario dell'unità d'Italia. Il debutto della compagnia rinata a nuova vita è avvenuto al cine teatro Eden nel dicembre 2010, e adesso è alle prese con un mini/tour in piazze come Lascari il 12 luglio scorso,  Roccapalumba il 4 agosto, il 7 “in casa”, cioè a Trabia, il 25 a Nicolosi (CT). Queste le date certe, ma sappiamo che il Gruppo aspetta ancora conferme da varie piazze dell’Isola, segno del rinato interesse per il loro impegno. Il Gruppo Teatro Libero, che oggi ritorno in scena, nasce a Trabia nell’autunno del 1974. Nei locali parrocchiali un pugno di ragazzi è alle presse con le prove di un recital dal titolo “Chiamati alla libertà”. L’impresa è ardua, soprattutto per chi non ha mai avuto dimestichezza con la scena, ma con impegno, passione e – perché no? - una buona dose di incoscienza il lavoro viene portato a termine in modo ottimale. È questo l’inizio di una lunga storia che oggi vuole ricominciare da dove è stata interrotta. I componenti del Gruppo provenivano dall’esperienza dei “mitici” anni ’60. Erano giovani impazziti per le canzoni dei Beatles e i riff di Jimi Hendrix; le ragazze avevano portato le minigonne ed i ragazzi i capelli lunghi ed improbabili camicie a fiori; tra loro c’era pure chi aveva organizzato la “messa beat”, portando amplificatori e chitarre elettriche dentro le chiese. Si stava attraversando un periodo di transizione, un periodo in cui anche Trabia voleva venire fuori dagli ambiti provinciali e dare sfogo a nuove esigenze e bisogni e il Gruppo Teatro Libero divenne così polo di attrazione e di riferimento per coloro che sentivano la necessità di impegnarsi in attività artistiche e culturali nuove. Ecco allora il riferimento – nemmeno troppo mascherato - alla “libertà” del titolo del recital, scelto come debutto ufficiale del sodalizio. È stato questo il primo vagito di una lunga storia caratterizzata da alterne vicende. A periodi di grande fervore lavorativo, si sono infatti alternati momenti meno felici; col tempo il nucleo originario è mutato; chi si è sposato, chi ha trovato o cambiato lavoro, chi si è trasferito fuori, ma lo spirito di profonda passione per il teatro di pochi infaticabili sostenitori hanno fatto sì che il Gruppo continuasse a vivere, anche senza andare in scena. Ed è così che dopo essere rimasti spenti per dieci anni, oggi i riflettori tornano ad illuminare la scena, anche grazie all’impegno e alla passione di nuovi elementi. E Rinaldo in Campo è la commedia musicale scelta dal Gruppo Tetro Libero per il loro ritorno sulla ribalta. La decisone non è stata certo casuale. L’opera, scritta da Garinei e Giovannini, con musiche di Domenico Modugno, fu eseguita per la prima volta al teatro Alfieri di Torino il 12 settembre 1961, in occasione dei festeggiamenti per il centenario dell’unità d’Italia. A salire sul palcoscenico della prima nazionale furono allora Domenico Modugno, Delia Scala e Paolo Panelli, affiancati da due comici siciliani ancora misconosciuti al grande pubblico nazionale: Franco Franchi e  Ciccio  Ingrassia. La commedia si svolge nel 1860, durante la liberazione di Palermo dai Borboni ad opera dei garibaldini, e vede protagonista un brigante siciliano (Rinaldo Dragonera), affiancato da una giovane e bella baronessina dell’alta nobiltà palermitana (Angelica di Valscutari). Intorno ai due si muovono tanti altri personaggi: i briganti (tra cui spiccano Facciesantu e Prureonasu) con le loro donne, capitanati proprio da Rinaldo. Don Rosario, Barone di Castrovillari, sempre pronto a cambiare bandiera per salvaguardare la sua posizione di privilegio, il Capitano Birolli, ufficiale garibaldino toscano intrepido e patriota, il brigante “per caso” Chiericuzzo, simpatico ladruncolo romano. Tutti i personaggi non tarderanno a subire una rapida metamorfosi per seguire gli ideali patriottici portati in Sicilia dal vento della rivoluzione garibaldina. A completare il quadro la storia d’amore tra Rinaldo e Angelica e il continuo incalzare di scene che si susseguono a ritmo serrato e coinvolgente: balletti, tarantelle, canzoni di mirabile effetto emotivo. Lo spettacolo, trasmesso anche dalla RAI, ebbe un enorme successo di pubblico e di critica, col tempo si moltiplicarono le repliche, anche all’estero, e le versioni, con attori nuovi e sempre talentuosi, ma lo spettacolo è rimasto sempre mirabile. Ed oggi a portarlo in scena è il Gruppo di Trabia con i “dilettanti” Filippo Gattuccio (Rinaldo), Amanda La Barbera (Angelica), Giacomo Gattuccio (Chiericuzzo), Massimo Vallelunga (Don Rosario), Francesco Terrasi (Prureonasu), Salvatore Scaletta (Facciesantu), Gaetano Cannizzaro (Capitano Birolli). E ancora Ivana Terrana, Maria Antonietta Manfrè, Roberta Rinato, Biagio D’India, Raffaele Nicastro, Massimo Mannino, Francesco Rizzo, Ignazio Brasile, Anna Zizzo, Antonella Giacalone, Roberta Fardella, Salvatore Lo Cascio. Non dimentichiamo le ballerine della scuola di ballo “El paso libre”, Annamaria Vallelunga, Antonella Chiaramonte, Aurora Rizzo, Noemy Restivo, Vanessa Maranzano, Yara Cancilla.

Pubblicato su: Espero - agosto 2011.

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