500 euro? Ma chi le ha viste mai?

Secondo stime della Guardia di finanza finora sono "volati" all'estero 11 miliardi di euro. 
Le modalità con cui gli evasori cercano di spedire denaro fuori dai nostri confini sono le più diverse. Si va infatti dalla costituzione di società con sede legale all'estero e attività produttive stabili ma occulte nel nostro paese, alla cosiddetta "estero-vestizione" di società e persone fisiche, in modo da  fissare fraudolentemente oltre confine la residenza fiscale di chi le tasse dovrebbe pagarle in Italia, al gioco di vasi comunicanti detto "transfer pricing", la cessione cioè di quote di reddito tra consociate con la cessione di beni o prestazione di servizi. 
Ma il meccanismo che ritorna in auge come un ever green è quello degli spalloni. Tornano così a viaggiare oltre confine le valiggette zeppe di denaro contante. In una ventiquattr'ore destinata oltre frontiera gli spalloni riescono a stipare fino a 12 mila biglietti da 500 euro, per un valore di 6 milioni di euro.
Ed i viaggi oltre frontiera degli spalloni sono aumentati a dismisura proprio tra ottobre e novembre, quando il rischio default dell'Italia era davvero alto (non è che oggi si stia tanto meglio, ma comunque...).
Ecco, proprio delle banconote da 500 euro vi voglio parlare. E' un taglio sproporzionato, pressoché inutilizzato ed inutilizzabile nelle transazioni quotidiane per contanti. Alzi la mano chi è sicuro di avere visto con i propri occhi o toccato con mano una banconota da 500 euro. E poi con la manovra Monti, che fissa il limite delle transazioni per contanti a 1000 euro, non si capisce proprio l'utilità di avere una banconota dal taglio così alto. Solo per aiutare gli evasori, che così nelle valigette ce ne possono mettere di più? Non sarebbe allora meglio eliminare il taglio da 500 euro? Almeno renderemo più difficile il lavoro agli spalloni. Ve l'immaginate le risate della finanza, quando al confine con la Svizzera beccherà valigioni pieni di biglietti da 10 o da 5 euro?  

Fonte: la Repubblica.

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