L'Aquila? Dimenticata dopo tre anni


Tre anni dopo il devastante terremoto che ha stravolto L’Aquila, non è cambiato nulla. Dopo gli squilli di tromba iniziali, dopo le promesse di ricostruzione in quattro e quattr’otto, dopo le spettacolari consegne di case da parte di mister B., tutto è rimasto a zero.  
Quartieri storici restaurati: zero.
Palazzi antichi restaurati: zero.
Chiese restaurate: zero.
Strade ripristinate: zero.
Macerie rimosse: zero.
Persone rientrate nelle proprie case in centro: zero.
Soldi spesi finora? «E chi lo sa...», ha dichiarato Fabrizio Barca, ministro delegato al problema post-terremoto.
Ed allora tutto è ancora lì, rimasto fermo a quella data: 6 aprile 2009.
Decine sono le ordinanze, le delibere, le disposizioni per risolvere il disagio, ma ancora non si è cavato un ragno dal buco.
Ti avventuri per le strade immaginandoti un frastuono di martelli pneumatici, ruspe e betoniere, e invece niente di tutto ciò…

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