Tanassi al confronto era un signore


Dopo la nota vicenda dei “ladroni a casa nostra” padani, che si sta sviluppando in questi giorni e che avrà ancora sicuramente altri, ulteriori ed “interessanti” sorprese, viene da pensare com’erano diversi i “bei tempi” degli scandali e dell’arraffa arraffa della cosiddetta Prima Repubblica. Al confronto con Bossi (senior e junior), Mauro, Belsito e compagnia cantando, Mario Tanassi era un vero signore…
Per chi non ricordasse più chi fosse Tanassi, e saranno sicuramente in molti in Italia a non ricordarlo, essendo notoriamente la corta o scarsa memoria politica un diffuso “vizietto” degli italiani, ecco qui una sua breve biografia:

Mario Tanassi, nato a Ururi nel 1916 e morto a Roma nel 2007, è stato un noto politico italiano, più volte ministro. Di orientamento riformista, divenne socialdemocratico e nel giugno del 1975 fu eletto segretario del Psdi al posto di Flavio Orlandi. Poco tempo dopo venne coinvolto nel noto scandalo Lockheed, insieme a Mariano Rumor e Luigi Gui, perdendo così la segreteria. Tanassi fu in pratica accusato di avere ricevuto una somma di denaro dalla società statunitense Lockheed Corporation, per favorire l’acquisto di 14 aerei da trasporto Hercules C-130 da parte dell’Aeronautica militare italiana, aereo giudicato dagli stessi ufficiali dell'Aeronautica eccessivamente costoso e inadatto alla difesa. La Lockheed aveva destinato ai corrotti una somma complessiva di circa 2 milioni di dollari, dei quali 50 mila per Tanassi. Quest’ultimo, scoperto, fu rinviato a giudizio nel 1977 e quale ministro venne giudicato dalla Corte costituzionale in composizione integrata, che lo riconobbe colpevole di corruzione per atti contrari ai doveri d'ufficio e lo condannò a due anni e quattro mesi di reclusione. Egli scontò però solo quattro mesi di carcere e fu il primo ex-ministro della Repubblica ad andare in prigione.


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