Srl con 1 euro. Un'opportunità di lavoro per i giovani

In un periodo di crisi come quello attraversato in questo momento dall’Italia, in cui c’è incertezza assoluta sul futuro dei giovani, in cui l’Istat ha certificato che mai così tanti ragazzi si trovano senza lavoro, in cui il tasso di disoccupazione giovanile certificato dall’istituto di statistica è pari al 30,1% (il tasso più alto dal gennaio 2004), ogni occasione è buona per “sbarcare il lunario”. No, non preoccupatevi, non vogliamo qui parlarvi di metodi più o meno illegali per fare soldi, ma di un’opportunità data ai giovani dal governo Monti. Si tratta della possibilità di costituire società a responsabilità limitata (srl) con un capitale di appena un euro. Si, avete letto bene, 1 euro. In pratica una grossa semplificazione, se si consideri che normalmente per creare una srl occorre investire un capitale minimo di 10 mila euro. E quindi una possibilità in più per chi volesse "fare impresa" e creare da se il proprio lavoro, soprattutto in un momento così oscuro, come quello attuale. La novità è prevista nel decreto liberalizzazioni, all’articolo 3 che, modificando l’art. 2463 del codice civile, disciplina la società semplificata a responsabilità limitata. La nuova società è una srl a tutti gli effetti, ma con la particolarità di avere una procedura di costituzione molto semplificata. Essa si rivolge esclusivamente a persone fisiche che non abbiano compiuto 35 anni di età e può essere costituita da più persone, tutte in possesso del requisito dell’età, oppure anche da un solo trentacinquenne. Non serve un notaio per la sua costituzione (e già questo è un bel risparmio, non credete?): basta appuntare su un foglio di carta gli elementi essenziali, sottoscrivere l’atto e depositarlo entro 15 giorni presso il registro delle imprese, per la convalida ad ogni effetto di legge della nascita della nuova società a responsabilità limitata semplificata. L’atto costituito deve contenere le indicazioni sulle generalità dei soci, con le rispettive quote di partecipazione, sulla denominazione sociale, sulla sede (o sulle sedi), sull’attività e sull’oggetto sociale, sulle norme di
funzionamento della società, sugli amministratori e sui revisori contabili, sul capitale sociale investito che, come detto, può essere anche di appena un euro. A proposito di capitale sociale, è da dire che questo può anche essere solamente sottoscritto e non effettivamente versato. La srl semplificata resta in vita finché i soci (tutti o l’unico socio) non compiono i 35 anni di età. Quando l’unico socio (oppure tutti i soci) perdono il requisito dell’età, gli amministratori devono convocare l’assemblea per deliberare la trasformazione in srl ordinaria o lo scioglimento della società. La novità è sicuramente un esempio di semplificazione della vita per i giovani. Sotto altri aspetti, però, non sembra centrare il cuore del problema che il moderno Bill Gates (tanto per fare un esempio di giovane che “si è fatto da solo”) può trovarsi ad affrontare laddove, avendo in tasca un’idea, volesse provare a trasformarla in un’impresa vincente. Stiamo parlando del problema di reperire le risorse necessarie (i soldi, tanto per intenderci) per partire. Rimane allora una domanda: quali vantaggi può trarre il giovane dal costituire una società a responsabilità limitata, sia pure semplificata, piuttosto che aprire una semplice partita Iva (bastano appena cinque minuti, la firma su un modulo e neanche un euro di capitale)? Certamente non c’è il vantaggio di avere una maggiore facilità di accesso al credito, perché anzi varrà proprio il contrario. Qualsiasi banca, infatti, sarà restia ad aprire una linea di credito a giovani che, peraltro, non risponderanno nemmeno personalmente della loro attività, ma attraverso una società con appena un euro di capitale. Quali garanzie potrà avere l’istituto di credito per il rientro del suo prestito, di fronte ad una società con in cassa appena una monetina da 1 euro? Il vantaggio allora c’è solamente quando si tratta di intraprendere un’impresa con un certo rischio. In tal caso, infatti, la società (diversamente dalla singola partita Iva) mette il giovane al riparo da un eventuale fiasco, talvolta molto pericoloso per le sue tasche, in quanto nelle società a responsabilità limitata per le obbligazioni sociali, cioè per i debiti contratti per la società, risponde solo la srl con il suo patrimonio (dunque con il suo euro di capitale sociale) e non i singoli soci con il loro. Ma così si torna sempre al punto di partenza: è proprio in questi casi che il sistema bancario fa maggiore resistenza a concedere credito. Ed allora che fare? In ogni caso, cari giovani, sappiate che d’ora in poi avete a disposizione anche un altro, nuovo strumento legale per lavorare. Se avete in testa una brillante idea, non avete in pratica più alcun alibi. Cosa diversa, invece, è scegliere il settore economico su cui operare. Ma qui andremo ad aprire una maglia così ampia e dai risultati ignoti, che riteniamo di non dovere affrontare qui in queste poche righe.  

Pubblicato su: Il Mercatino - aprile 2012.

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