Come risparmiare sulle spese condominiali


Nonostante lo spread si sia abbassato, nonostante gli interventi del governo Monti, in un momento di crisi come quello che stiamo attraversando tutti in questi mesi, ci si industria il più possibile per ridurre le spese, per spendere meno, per risparmiare di più. E tra le spese, spesso le più onerose da affrontare, bisogna sicuramente annoverare quelle condominiali. Come fare allora per risparmiare anche qui? Efficienza energetica degli edifici, gestione oculata di appalti e forniture, taglio agli sprechi. Sono questi i filoni di intervento su cui si può agire per ridurre le spese condominiali. Ed un’azione seria condotta su questi tre fronti permetterà di risparmiare tra il 10 ed il 40 per cento sulle spese condominiali, come stimano gli esperti. Vediamo un po’ nel dettaglio come fare.
Riscaldamento. Il passaggio dal sistema centralizzato a quello autonomo, gestito cioè dalle singole famiglie, può portare a un risparmio del 25-30% sulle spese di riscaldamento. Se a ciò aggiungiamo anche le valvole termostatiche ai caloriferi, l’acquisto di una caldaia più efficiente, interventi di coibentazione, limitazione delle ore di utilizzo dell'impianto e regolamentazione della temperatura in casa sui 20 gradi, il risparmio sarà più incisivo. In materia però un freno al risparmio è dato dall’investimento iniziale per adeguare l’impianto di riscaldamento. Si potrà allora ricorrere ad un accordo con l’impresa scelta per i lavori di adeguamento, in modo che la spesa venga distribuita in più anni e l'investimento sia ripagato coi risparmi ottenuti.
Fotovoltaico. Altra possibilità di risparmio è ricorrere al fotovoltaico, cioè alla possibilità che il condominio produca da se l’energia sufficiente al suo funzionamento, o almeno una parte di essa. In questo caso si possono utilizzare gli incentivi pubblici e concludere con le ditte installatrici un accordo con il quale l'installatore incassa gli incentivi per un numero prestabilito di anni in modo da ripagare l'investimento, mentre nel frattempo il condominio può già usare l'energia prodotta per i propri consumi elettrici. Il fotovoltaico è però ancora poco diffuso nei condomini per diversi motivi: difficoltà di installazione (tetti poco esposti o poco accessibili), opposizioni di alcuni condomini, problemi di decoro dell’edificio o di cambio di destinazione d'uso del tetto.
Fornitori. Dalle pulizie alla manutenzione del verde, dalle piccole riparazioni fino agli appalti per opere straordinarie, come ridipingere la facciata o rifare i balconi. In tutti questi casi è bene confrontare più preventivi sulla base di un medesimo capitolato, mentre per le manutenzioni periodiche (ascensore, pulizia scale, ecc.) è bene rivedere i contratti periodicamente, per evitare che il fornitore "storico" non pratichi condizioni oramai fuori mercato. Si può agire anche sulle utenze (luce e acqua), scegliendo tra diverse compagnie e formule. Bisogna però valutare con attenzione l'offerta delle società multiservizi, perché possono essere sì convenienti, ma spesso alcune garanzie, come gli interventi garantiti "24 ore su 24", spesso vengono fatte pagare molto care. Molti risparmi, infine, possono arrivare da semplici accorgimenti, che se applicati quotidianamente portano vantaggi consistenti, come ridurre sprechi di acqua e luce, regolare la manutenzione degli impianti, monitorare i consumi, gestire correttamente l’utilizzo dei beni comuni.
Guadagnare. Sfruttando al meglio le potenzialità della casa in cui si vive si può anche guadagnare. Come? Presto detto. Le pubblicità sulle facciate senza finestre e sui tetti dei palazzi, purché il proprio palazzo ha le giuste caratteristiche, cioè che sia situato in un punto ben visibile, dove c'è molto passaggio, nel centro storico o in altre collocazioni prestigiose. In questo caso si potrebbe contattare un concessionario per la pubblicità. La quota versata al condominio varia molto a seconda della collocazione. Ancora, sempre più frequente è la pubblicità sui ponteggi. Nei grandi condomini, magari frequentati da "estranei" per la presenza di uffici e studi professionali, si stanno diffondendo anche le pubblicità negli ascensori. Altra possibilità di guadagno è data dai canoni che le società di telefonia pagano per poter installare antenne sul tetto. Gli introiti dipendono dall'altezza del palazzo, dalla sua posizione, dalla potenza del segnale, dal tipo di utilizzo e dall'azienda a cui ci si rivolge. In questi anni però la domanda è calata, perché ora le città sono coperte dal segnale e soprattutto perché in molti condomini prevale la paura degli effetti dannosi delle onde elettromagnetiche. C'è infine la possibilità di affittare le parti comuni. È il caso soprattutto delle portineria in disuso o degli spazi interni, che si possono adibire a parcheggio. 

Pubblicato su: Il Mercatino - maggio 2012.

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