“No, non è la Bbc, questa è la Rai,
la Rai tivùùùù”. Così si cantava in un noto programma radiofonico italiano di
alcuni anni fa. È vero, in Italia non c’è la BBC, c’è (purtroppo?) la RAI e si
vede (e si sente)!
Un mese fa il governo Monti ha nominato un
nuovo direttore generale, Luigi Gubitosi, e un nuovo presidente, Anna Maria
Tarantola, della RAI. Da allora è però iniziato un feroce boicottaggio (come definirlo, altrimenti?) da parte
dei parlamentari dell’ex maggioranza (PdL-Lega Nord) alle riunioni della Commissione
di vigilanza RAI, per impedire che vengano nominati i nuovi
componenti del consiglio di amministrazione del network italiano pubblico, nomine che spettano proprio alla
Commissione.
Solo per caso in questi giorni anche la BBC, il noto
network pubblico britannico, sta rinnovando i suoi vertici. Ed è allora interessante
vedere come.
Il nuovo direttore generale della
BBC (British Broadcasting Corporation) è George Entwistle, che a settembre succederà a Mark Thompson, dal 2004 a
capo della BBC.
La carica di direttore generale della BBC è
molto prestigiosa nel Regno Unito. Esso è nominato dal BBC Trust, l’organismo di governo della
BBC, che opera in modo indipendente dall’amministrazione dell’emittente ed è
anche una sorta di collegio di garanzia. È composto da 12 membri e risponde del
suo operato al parlamento, con una relazione annuale. I suoi membri sono
nominati dalla corona su indicazione del governo in carica. Ne fanno parte
uomini d’affari e personalità del mondo della cultura e dell’informazione.
La procedura che ha seguito il BBC
Trust per la scelta del nuovo direttore generale è stata molto trasparente. Non
appena Thompson, il direttore uscente, ha annunciato che avrebbe abbandonato
l’incarico, una multinazionale specializzata nella selezione delle risorse
umane ha pubblicato un annuncio di lavoro per conto di BBC, in cui veniva richiesto
di inviare i propri curriculum e una lettera di presentazione a un indirizzo
email della stessa società. Fatta la selezione, la lista definitiva è stata poi
trasmessa al BBC Trust, per la scelta, che è caduta proprio su Entwistle.
Una procedura molto
simile a quella italiana…
Commenti
Ma gli italiani non imparano mai. Continuiamo pure a cantare "non è la Bbc", con quel sorrisino un po' sprezzante, perchè si sa, noi in fondo siamo sempre meglio (salvo lagnarsi del magna magna generale poi - un po' il processo che ha mantenuto Berlusconi al potere per 15 anni)