La forestale
ha sequestrato "Green Hill", l’azienda di Montichiari (BS) divenuta
nota perché alleva cani di razza beagle per i laboratori di vivisezione.
Finisce così, con un 1-0 in favore degli animalisti (almeno per il momento), la vicenda che ha visto mobilitati gli ambientalisti contro un’inutile
strage di innocenti animali, segno che qualcosa sta cambiando anche in Italia. Si
spera adesso che questo allevamento vergognoso chiuda definitivamente i
battenti, perché tutti gli esseri viventi meritano rispetto, a maggior ragione quando
si tratta di animali di affezione, come i cani.
In Italia,
circa 1200 cani all'anno vengono sottoposti a test tossicologici, prove per
farmaci e per la produzione di apparecchiature ed il beagle continua ad essere
la razza di cani più utilizzata a fini scientifici. Perché? Secondo la Lav (Lega Antivivisezione)
la scelta non è fatta per affinità genetica, anatomica e fisiologia con l'uomo, ma
per la taglia, il pelo corto, che permette iniezioni e prelievi, la resistenza
cardiaca, il temperamento docile e la capacità di vivere in gruppo, in modo da
essere facilmente stabulato e costare meno.
Si attende adesso che la Green Hill ed altre aziende simili chiudano deifnitivamente nel nostro paese.
Commenti