Polverini si è dimessa. E Formigoni?

Renata Polverini si è dimessa dalla carica di presidente della Regione Lazio, lo sappiamo tutti. Adesso in quella regione ci si dovrà preparare per il voto, dove dovrebbe prevalere il centrosinistra, se sarà capace di non fare cappellate in campagna elettorale, cosa che gli riesce sempre facile...
Renata Polverini si è dimessa per evitare di essere invischiata nell macchina trita fango, accesa dalle porcate compiute da "er Batman" & c. La stessa avrebbe però potuto fare diversamente; avrebbe potuto tentare di presentarsi in consiglio, contarsi e galleggiare con una maggioranza risicata, invece di dimettersi. Non lo ha fatto per evitare di uscire ancora più logorata, indossando così i panni della rottamatrice ("Questi signori li mando a casa io"). Ed allora? Onore a lei per il suo gesto. 
Renata Polverini si è dimessa, ma spettiamo che lo faccia anche un altro presidente di regione: Roberto Formigoni. Anche il Celeste da mesi è sulla graticola per mazzette, regalie, tangenti ed affarucci vari, ma non ha e - siamo sicuri - non avrà il coraggio di farlo. E nessuno lì si alzerà, come ha fatto per il Lazio anche Casini, per dire che la misura è colma, mentre sarebbe più corretto che si compisse anche in Lombardia un gesto simile a quello accaduto nel Lazio. Ma nessuno - ripetiamo - lo farà. Ci chiediamo allora perché. Perché le porcate sono più grosse? Perché l'opposizione è invischiata fino al collo? Perché gli interessi sono altri e diversi? Non lo sappiamo. Quello che sappiamo è che questo sistema non può andare avanti; che lor signori se ne debbono andare a casa.          



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