Risparmiare con l'auto


Lo sappiamo, dopo la casa il secondo acquisto più importante per gli italiani è sicuramente l’automobile. Però l’auto è anche una grassa, ricca mucca che il fisco munge o una idrovora “divoratrice” di banconote. Secondo una ricerca elaborata su dati Aci, dopo avere sborsato circa 20mila euro per l’acquisto di un’auto di media cilindrata, il cittadino medio ne dovrà spendere altri 5700 all'anno tra bollo, manutenzione, carburante e assicurazioni. Senza contare gli imprevisti. Ora, in tempo di crisi, la scelta dell'auto non può più essere lasciato al caso o al capriccio del momento, ma andrà esaminata sotto la lente del rigore e del risparmio, per non pentirsi dopo i primi chilometri e le prime spese. È vero che l’automobile è un oggetto che si compra innanzitutto con il cuore e con gli occhi, però oggi dobbiamo guardare soprattutto al portafogli e tentare di conciliare passione e ragione. Ed allora, quando ci accingiamo a comprare una vettura nuova, bisognerà rispondere ad alcune semplici domande, che possono apparire scontate e banali, ma che sono sempre più necessarie in tempi di crisi e di rigore come questi: cosa mi serve realmente? dove utilizzerò l'auto? quanti chilometri all'anno percorro in media? Proviamo a farlo insieme.
Nella scelta del modello ci si deve orientare su quello più adatto al proprio profilo personale, di famiglia e di utilizzo (per cilindrata e tipo di alimentazione). Se l'uso primario dell’auto è urbano, la scelta deve ricadere su una citycar o un'utilitaria, che rispetto al passato sono meno sacrificate, in termini di spazi e dotazioni, ma i consumi sono bassi ed adeguati ai tempi della verde a quasi due euro al litro. Se invece serve una vettura più abbondante, una classica media tanto per intenderci, è possibile trovare sul mercato auto più “risparmiose”, grazie alla tecnologia, che ha permesso di avere motori di cilindrata modesta, ma dalle prestazioni elevate e con consumi limitati. Ed una cilindrata più bassa si traduce anche in minori spese di bollo, assicurazione e manutenzione. Ancora, state attenti a non subire il fascino del basso prezzo di metano o gpl, perché bisogna considerare anche i costi di manutenzione dell’auto con tale tipo di alimentazione, oltre al maggiore prezzo di acquisto. Le auto alimentate a gasolio hanno consumi più bassi della benzina ed una rivedibilità più elevata. Per quanto riguarda, invece, le ibride ci si deve ricordare che fuori dai centri urbani i vantaggi sui consumi si riducono o si annullano del tutto. Senza contare poi gli alti costi di acquisto. Sempre in tema di carburanti, se si abita in una zona servita da impianti no logo, è meglio preferirli, per risparmiare qualcosa sui più noti marchi della distribuzione petrolifera, altrimenti non fate gli schizzinosi e ricorrete ai selfservice. Non sarà molto, ma qualcosa si risparmierà comunque.  
Siete affascinati da suv e 4x4? Attenti, perché è inutile spendere di più se non si abita in alta montagna e si usa l’auto quasi esclusivamente in autostrada. Le 4x4 e i suv costano infatti di più, consumano di più e la manutenzione è più onerosa. In tempi di crisi poi è bene non farsi prendere la mano, con manie di grandezza e di lusso. I marchi più "popolari" offrono prodotti di elevata qualità che poco o nulla, salvo immagine e blasone, hanno da invidiare ai marchi più prestigiosi. In ogni caso è da privilegiare sempre la sicurezza e scegliere accessori davvero utili. Ai sedili in pelle riscaldati o al frigobar, preferire l’Esp (il meccanismo che evita le sbandate). Altre voci su cui puntare per risparmiare sono quelle della manutenzione regolare dell’auto e di adottare uno stile di guida morbido e senza scossoni, frenate brusche o ripartite a razzo. Anche la sistemazione dei bagagli sul tetto dell’auto fa molto. In questo caso è meglio ricorrere agli appositi contenitori aerodinamici, piuttosto che impilare sul portabagagli metri cubi di roba, che creano un muro all’aria, facendo aumentare l’attrito e quindi i consumi. Per risparmiare anche sulle polizze assicurative, fatevi fare più preventivi da parte di varie compagnie e confrontatali tra loro, stando comunque sempre attenti a leggere bene le clausole dei contratti. Infine, deciso modello, cilindrata, alimentazione e colore della nuova macchina, valutate pure tutte le formule di pagamento offerto dai concessionari, facendo attenzione a tutte le clausole e alla reale convenienza delle rate, qualora si scelga il finanziamento. Da non trascurare, per ultimo, anche la possibilità di ricorrere a formule alternative all’acquisto dell’auto, come il noleggio a lungo termine o il car sharing, cioè la possibilità di condividere in città la stessa auto tra più persone. Insomma, se proprio si vuole risparmiare sull’auto, le formule sono diverse, basta avere un po’ di attenzione.  

Pubblicato su: Il Mercatino - agosto 2012.

Commenti

Ronnie ha detto…
Se non ci fossero tutte queste assurde barriere fiscali, il noleggio a lungo termine dell'auto potrebbe essere una soluzione ideale. Considerando i vantaggi e la riduzione delle spese, ci sta anche un'osservazione di tipo ecologico: le auto a noleggio sono mantenute in uno stato di servizio eccellente e rispondo ai migliori requisiti a livello ecologico. Perchè si continua a porre ostacoli? Non credo che il futuro dell'industria automobilistica italiana dipenda da questo, e se si facessero davvero considerazioni di questo tipo, sarebbe una posizione alquanto miope.