Quando la PA sbaglia va risarcito anche il danno morale

Continuano a cadere le immunità ed i privilegi della pubblica amministrazione e la giustizia amministrativa si va avvicinando sempre più al cittadino. Ne è esempio una recente sentenza del Consiglio di Stato del 28 febbraio scorso (la n. 1220), che ha riconosciuto ad un privato cittadino il risarcimento del danno morale a seguito di un atto amministrativo dichiarato illegittimo, che ha "stravolto" la vita del privato. L'episodio, deciso dal Consiglio di Stato, riguarda il caso di un assegnatario di un alloggio popolare che voleva riscattare dal comune. Per varie vicissitudini ciò non è stato possibile, a causa di un atto poi dichiarato illegittimo, ed i giudici hanno deciso che al privato vada risarcito - oltre al danno patrimoniale, per non avere potuto acquistare la casa - anche il danno morale, per compensare stress e disagio, calcolato secondo le tabelle redatte dal tribunale di Milano per i risarcimenti da infortuni e ciò sulla base del presupposto che anche gli errori della pubblica amministrazione generano - oltre a danni patrimoniali - anche una sorta di "infermità", quantificabile come danno non patrimoniale, che va risarcito.

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