Va in porto la prima class action privata

È il tribunale di Napoli, con una sentenza del 18 febbraio scorso, che ha riconosciuto per primo l'azione collettiva contro un'impresa privata, condannando un tour operator al risarcimento dei danni ad un gruppo di turisti che non hanno potuto trascorrere le vacanze di Natale secondo le condizioni pattuite, condannando quindi il tour operator a risarcire a ciascun turista la somma di € 1300. Il caso approdato nelle aule del tribunale partenopeo è un classico: un tour operator mette in vendita e pubblicizza una vacanza natalizia da sogno presso un resort a Zanzibar, con palestra, spa, giochi d'acqua, piscina ed altre amenità e comodità. In realtà, all'arrivo in Tanzania, ai malcapitati turisti non è stato offerto nulla di tutto ciò, anzi il resort pubblicizzato era in ristrutturazione e così per alcuni giorni i vacanzieri sono stato ospitati in un'altra struttura, che non aveva affatto le caratteristiche pubblicizzate ed acquistate e anche quando poi sono stati trasferiti nella struttura iniziale, neppure questa aveva le caratteristiche promesse. Insomma, una vacanza che si è rivelata un vero disastro. Al ritorno in patria, uno dei turisti ha allora fatto causa al tour operator, per ottenere il risarcimento dei danni da vacanza rovinata. Alla sua azione legale, in seguito si sono aggregati altri turisti gabbati, trasformando l'azione legale del singolo in una class action collettiva privata, nei confronti del tour operator, che è stato condannato per inadempimento contrattuale e risarcimento dei danni in favore dei turisti truffati.

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