Novità per il congedo delle mamme lavoratrici

Non vuoi godere del congedo parentale? Ed allora hai diritto a 300 euro. È questo l’importo del contributo finanziario, utilizzabile per l’acquisto di servizi di baby-sitting o asili nido, che lo Stato eroga alle lavoratrici per ogni mese di rinuncia all’astensione facoltativa. Si tratta di una misura prevista dalla recente riforma Fornero del mondo del lavoro e consiste in uno scambio a favore dlele mamme: un contributo finanziario per ogni mese di rinuncia all’astensione facoltativa. La legge, infatti, stabilisce che la madre lavoratrice, al termine del periodo di congedo di maternità e negli 11 mesi successivi ha la facoltà di richiedere, al posto del congedo parentale, un contributo utilizzabile alternativamente per il servizio di baby-sitting o per pagare l’asilo nido. La facoltà di scambio è riconosciuta alle madri lavoratrici dipendenti private, a quelle iscritte alla gestione separata Inps, perché lavoratrici a progetto (co.co.pro. o co.co.co.), alle professioniste senza albo e con partita Iva, delle associate in partecipazione, delle venditrici porta a porta. Le lavoratrici che hanno un rapporto di lavoro a tempo parziale (par time) possono usufruire dei benefici in misura proporzionata, in ragione della ridotta entità della prestazione lavorativa.
Il beneficio consiste in un contributo dell’importo di 300 euro mensili, per un massimo di sei mesi, durata che si riduce a tre mesi nel caso di lavoratrici iscritte alla gestione separata. Il beneficio può essere di due specie:
a) un contributo per il servizio di baby-sitting, erogato con il sistema dei buoni lavoro (voucher);
b) un contributo per le spese degli asili nido, erogato mediante il pagamento diretto da parte dell’Inps alla struttura prescelta, fino a concorrenza del predetto importo di 300 euro mensili, dietro esibizione da parte della struttura interessata della documentazione attestante l’effettiva fruizione del servizio.
Per accedere a questi benefici la madre deve presentare apposita domanda all’Inps, indicando a quale delle due tipologie vuole accedere (voucher o asilo nido) e il numero di mensilità di cui intende usufruire, con conseguente riduzione di altrettante mensilità di congedo parentale. Il beneficio è riconosciuto nei limiti delle risorse finanziarie disponibili (20 milioni di euro all’anno), sulla base di una graduatoria nazionale, che terrà conto dell’Isee del nucleo familiare di appartenenza, con ordine di priorità per i nuclei familiari con Isee di valore inferiore e, a parità di Isee, secondo l’ordine di presentazione della domanda.

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