Trise, Tasi, Tari

Che cosa cambia con le nuove tasse sugli immobili? Vediamo insieme.

1) Il decreto di stabilità ha introdotto tre nuove imposte, Trise, Tasi, Tari. E l'Imu? L’Imu non è stata abolita del tutto, perché sparisce solo per l’abitazione principale e per le residenze assimilate all’abitazione
principale. Per quest’anno il tributo non si pagherà del tutto (a condizione che il decreto venga approvato in tempo e senza modifiche), mentre per gli altri immobili l’Imu rimane in vigore con le regole attuali.

2) Il Trise. Il decreto di stabilità ha istituito su tutti gli immobili, residenziali e non, una nuova tassa, il Trise, cioè il tributo sui servizi comunali, che si pagherà in quattro rate annuali. Il tributo è articolato in due parti. La prima è il Tari, nuova denominazione per la tassa rifiuti, la seconda è il Tasi, una nuova tassa sui servizi indivisibili, che avrebbe la funzione di finanziare i costi (come l’illuminazione pubblica o la pulizia delle strade) che non vanno a vantaggio di un’unità immobiliare ma di tutta la cittadinanza. Si tratta di un’Imu "travestita", con il vantaggio, per i possessori di abitazione principale, di costare meno della vecchia tassa. Si applica la stessa base imponibile dell'Imu (rendita catastale rivalutata del 5% e moltiplicata per 160) ed il comune potrà scegliere come modulare l’aliquota, eliminando del tutto la tassa o esentando fasce di contribuenti a seconda del reddito. Per la Tasi è previsto un contributo dell’inquilino, se l'immobile è locato, dal 10 al 30% del tributo. 

3) L’appartamento dato in comodato ai figli sarà esentato? Qui dovrà decidere il comune, che potrà stabilire pure di assimilare all’abitazione principale l’alloggio di una persona ricoverata in casa di cura, a condizione che non sia locata.

4) Quanto costerà il prelievo comunale sui rifiuti? Mediamente il 20% in più. E’ una cifra approssimativa, perché ogni singola realtà è una storia a sé. La legge di stabilità ribadisce l’obbligo per i comuni di coprire con gli introiti Tari il costo del servizio e quindi dove le amministrazioni sono più virtuose l’aumento medio sarà minore.

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