Gli utenti più a rischio di intercettazioni sono quelli che comunicano cose importanti per un governo o per un'azienda, sempre esposta alla concorrenza. Il metodo più professionale per non farsi intercettare (almeno nei contenuti della chiamata) è usare la crittografia sul cellulare. Si tratta di software che trasformano la voce in un insieme di dati chiari solo a chi dall'altra parte utilizza lo stesso sistema. Un tempo andavano di moda i criptofonini, cellulari specifici dal costo di 2 mila euro a salire. Poi si sono diffuse le app crittografiche per cellulari, che però nel tempo hanno mostrato problemi di compatibilità. L'ultima novità sono le schede microSd che contengono un software crittografico. Vanno inserite negli smartphone (anche se non tutti hanno uno slot adatto) e proteggono non solo le chiamate ma anche gli sms e la navigazione Internet.
Un tempo si usava Skype per fare chiamate criptate, ma oggi le chiamate su questo servizio sono intercettabili. Skype, infatti, azienda Microsoft, è tra quelle sospettate di collaborare con il governo Usa. Così si stanno affacciando alternative per fare chiamate economiche via VoIP, su Internet, e allo stesso tempo a prova di intercettazioni. Lo strumento più avanzato al momento è IndipendenceKey, che è il solo dispositivo crittografico che funziona a livello hardware (altre soluzioni sono via software, ma meno
sicure). È una specie di chiavetta che ospita al proprio interno il flusso audio protetto. È sufficiente collegare la chiavetta a un computer e a un paio di cuffie ed il gioco è fatto. In altri sistemi VoIP la crittografia
avviene invece a livello di server, quindi è in teoria bucabile dalle "spie".
Ci sono varie contromisure, ormai classiche, per proteggere le chiamate da intercettazioni abusive su rete fissa. Sono apparati che vanno collegati sulla linea fissa di casa e fanno crittografia delle chiamate sull'ultimo
miglio, cioè fino alla prima centrale Telecom. Alcuni (come quelli di Spy Italy) rilevano anche la presenza di congegni per l'intercettazione installati sulla nostra linea e isolano il telefono quando è a riposo, per
impedire che questo venga usato come un microfono ambientale tramite "cimici". Interessanti anche i telefoni fissi che integrano la crittografia. Alcuni hanno anche funzioni VoIP, per le chiamate via internet. In generale è
meglio utilizzare apparati che fanno crittografia sul dispositivo e non via server.
Tor è il minimo per navigare su Internet protetti, appoggiandosi su un network distribuito in tutto il mondo. E' un software da installare, ma è disponibile anche il Tor Browser Bundle, che permette di navigare via Tor con un browser preconfigurato, senza installare niente. Il browser sta allora su una chiavetta, che possiamo portare in giro con noi. Possiamo poi far passare tutti i nostri dati internet da una VPN che di fatto è come un tunnel che scherma la nostra connessione. Ci sono varie soluzioni per questo scopo. Una è utilizzare SecurityKiss, gratuito per un uso base, ma a pagamento possiamo utilizzare server più veloci e di tanti paesi diversi. Dal canone mensile dipende anche la quantità di traffico che possiamo fare in questo modo (gratis solo 300 MB al giorno). Solo per chi paga, inoltre, la VPN supporta anche applicazioni diverse dal browser (email, VoIP, eccetera).
Volete comunque essere sicuri al 100%? Non vi resta allora che crittografare tutto con programmi che non usano tecnologia proprietaria. I programmi proprietari, infatti, possono essere affetti da qualche backdoor (magari controllata dalla NSA) che lascia spazio alle intercettazioni.
Commenti