I figli sono tutti uguali

Figli naturali, figli legittimi, figli adottivi… da oggi i figli sono tutti uguali, figli e basta. Il consiglio dei ministri ha approvato venerdì 13 dicembre un decreto legislativo di revisione delle disposizioni presenti nel codice civile in materia di filiazione, eliminando le differenze fino ad ora esistenti e soprattutto quella tra figli nati dentro o fuori dal matrimonio. E via così dal codice civile qualunque forma di discriminazione, garantendo la completa eguaglianza giuridica dei figli. La novità interessa moltissime persone, se si considera che oggi in Italia un bambino su quattro è nato fuori dal matrimonio. Il testo stabilisce l’introduzione del principio dell’unicità dello stato di figlio, anche adottivo, e conseguentemente l’eliminazione dei riferimenti ai figli “legittimi” e ai figli “naturali” e la loro sostituzione con l’unico aggettivo di “figlio”. Il decreto, ancora, afferma il principio per cui la filiazione fuori dal matrimonio produce effetti successori nei confronti di tutti i parenti e non solo dei genitori, sostituisce alla nozione di “potestà genitoriale” quella di “responsabilità genitoriale”, modifica le disposizioni di diritto internazionale privato, viene riconosciuto ai nonni il diritto di mantenere rapporti significativi con i minori, limita a cinque anni dalla nascita il termine per proporre l’azione di disconoscimento della paternità, prevede l’ascolto dei minori, se capaci di discernimento, all’interno dei procedimenti che li riguardano, porta a dieci anni il termine di prescrizione per l’accettazione dell’eredità per i figli nati fuori dal matrimonio, modifica le norme successorie, sopprimendo il “diritto di commutazione” in capo ai figli legittimi, fino ad oggi previsto per l’eredità dei figli naturali. Insomma, si tratta di un’importante svolta nel nostro diritto di famiglia.

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