Pagamenti in contante

Il limite al contante è ancora fissato a 999,99 euro, così come introdotto nel 2011 dalla manovra salva-Italia. Dopo questa cifra si deve ricorrere a bonifici, assegni non trasferibili, carte di credito e bancomat. Le violazioni alla norma comportano sanzioni dall'1% al 40% degli importi trasferiti oltre la soglia, con un minimo di 3mila euro. Questa la regola. Ma molti sono ancora i dubbi dei consumatori.
Sempre possibile il prelievo dal conto corrente. Uno dei dubbi più frequenti è se si possono prelevare contanti in banca per una cifra pari o superiore a mille euro. Al riguardo è da dire che non esiste alcun limite al prelievo in contanti dal proprio conto corrente, in quanto a essere vietato è il trasferimento in contanti oltre il limite di 999,99 euro tra privati cittadini. Il prelievo in contanti oltre soglia dal proprio conto corrente, quindi, non è una violazione al decreto salva-Italia. L'unico problema – ma del tutto eventuale per il normale cittadino - si potrebbe verificare se questo tipo di operazioni fossero ripetute oltre la normalità. In questi casi la banca potrebbe segnalarle all'Uif (Unità di informazione finanziaria), nel sospetto che si tratti di riciclaggio.
Assegni. L'incasso dell'assegno circolare emesso a nome del beneficiario per un importo superiore ai 999,99 euro non crea problemi. L'unico limite è che si tratti di assegni non trasferibili.
Bollettini postali. I bollettini postali possono essere pagati in contanti per un importo pari o superiore a mille euro. In questo caso, infatti, i pagamenti avvengono attraverso Poste italiane.
Supermercato. Nessun problema neppure se nello stesso giorno vengono effettuati più acquisti dallo stesso supermercato. Si può pagare in contanti anche se l'importo complessivo delle operazioni in più tranche è pari o superiore a mille euro. L'unica condizione, naturalmente, è che l'importo di ogni singolo pagamento sia entro il limite.
Acquisto in contanti. Che cosa succede se acquisto un oggetto che costa, per esempio, 1.500 euro? Sicuramente posso pagare in contanti fino a 999,99 euro. Per il resto, invece, dovrò usare uno strumento di pagamento tracciabile: bonifico, carta di credito, bancomat o assegno.
Pagamento del pranzo di nozze. Può capitare che gli sposi vogliano utilizzare il denaro in contante, ricevuto in più buste come regalo dagli invitati, per saldare il conto del pranzo di nozze. In questo caso ciò non è possibile e, visto che l'importo complessivo sarà ben oltre i mille euro, si dovrà utilizzare il bonifico o l'assegno non trasferibile. L'eventuale emissione di tante ricevute fiscali da parte del ristorante per importi sotto soglia è a rischio, perché potrebbe essere contestato al ristoratore di avere eluso il divieto di ricevere pagamenti in contanti.
Cena o pranzo in comitiva. Che succede se il conto complessivo del pasto supera i 999,99 euro? Il pagamento in contanti da parte di ogni singolo commensale potrebbe essere possibile, se il ristoratore emette tante ricevute quanti sono i pagatori che utilizzano il contante sotto la soglia.
Affitto. Come comportarsi con il contratto di locazione? L'inquilino può pagare mensilmente in contanti fino alla soglia massima. Se, invece, il canone fosse superiore, sarebbe necessario ricorrere ad un versamento tracciabile.
La colf. Che cosa succede se lo stipendio alla colf è superiore a 999,99 euro? Si deve pagare la colf con strumenti tracciabili.
Il corso di inglese all'estero del figlio. Un genitore non può dare a un figlio una somma in contanti oltre soglia per pagare poi un corso all'estero. Il trasferimento configura, infatti, comunque una violazione del divieto. Il padre dovrà mettere a disposizione del figlio la somma attraverso uno strumento tracciabile (bonifico, assegno non trasferibile, ricarica di carta di credito prepagata).

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