Danno da vacanza rovinata. Come agire?

State per intraprendere un viaggio? Aspettate di rilassarvi nell’amena località sciistica alpina o stesi lunghi lunghi su calde spiagge esotiche? Il viaggio dovrebbe rappresentare un momento di relax, ma non sempre è così e numerosi turisti si trovano a dovere fare i conti con imprevisti e disservizi, che possono arrivare a trasformare la vacanza in un vero e proprio incubo. L’assegnazione di un albergo di categoria inferiore rispetto a quella pubblicizzata nel depliant, l’appartamento affittato che però non corrisponde a quello pubblicizzato nelle foto, l’overbooking, lo smarrimento dei bagagli… questi – e tanti altri ancora – sono i casi in cui possono incappare i viaggiatori. Vediamo allora come comportarsi e cosa sapere per fare valere i propri diritti lesi.
Il danno da vacanza rovinata. Una delle formule di vacanza più gettonate dagli italiani sono i pacchetti all inclusive, dove c’è tutto dentro, dal volo all’hotel, dai pasti alle gite. Sempre più spesso capita però che i turisti si imbattano in disservizi: l’albergo di categoria inferiore rispetto a quella pubblicizzata nel depliant; l’indisponibilità dei letti presso l’hotel; l’aria condizionata o il wc rotti; la chiusura dell’albergo prenotato, perché in fase di ristrutturazione... Che fare allora? Innanzi tutto è possibile ottenere il rimborso delle spese affrontate in più e non dovute. La contestazione va fatta entro dieci giorni lavorativi dalla data del rientro a casa, indirizzando una raccomandata con ricevuta di ritorno al tour operator e all’agenzia, con allegata tutta la documentazione utile: il depliant illustrativo, la copia del contratto, foto o filmati del luogo, le ricevute dei pagamenti extra, le denunce dei furti o danneggiamenti subiti, i certificati medici, ecc.  In caso di risposta negativa è possibile ricorrere al giudice di pace per ottenere il rimborso. Con le stesse modalità si può pure chiedere in particolari circostanze (viaggio di nozze, unico periodo di vacanze previsto per quell’anno…) il risarcimento per danno da vacanza rovinata, oltre a eventuali risarcimenti per danni a cose o persone subiti.
Overbooking e ritardi. In caso di overbooking, cioè di vendita di biglietti in numero superiore rispetto ai posti disponibili sull’aereo, il che comporta il mancato imbarco dei passeggeri in eccedenza, la compagnia aerea è tenuta a offrire al passeggero una delle seguenti scelte: il rimborso del biglietto per la parte di viaggio non usufruita o un nuovo volo con partenza il prima possibile o in data successiva più conveniente per il passeggero. La compagnia deve sempre offrire l’assistenza, cioè pasti e bevande in relazione alla durata dell’attesa, un’adeguata sistemazione in albergo, nel caso in cui siano necessari uno o più pernottamenti, e il trasferimento dall’aeroporto al luogo di sistemazione e viceversa. Anche nel caso di ritardo il turista può far valere i propri diritti presso le compagnie. In particolare, il passeggero ha diritto a pasti e bevande e ad effettuare gratuitamente due telefonate se il volo viene ritardato rispetto all’orario di partenza previsto di due o più ore per tutte le tratte aeree pari o inferiori a 1.500 km; di tre o più ore per tutte le tratte aeree intracomunitarie superiori a 1.500 km e per tutte le altre tratte aeree comprese tra 1.500 è 3.500 km; di quattro o più ore per tutte le altre tratte. Inoltre, per i ritardi pari o superori alle tre ore è previsto un indennizzo di 250 euro per voli inferiori a 1.500 km; di 400 euro per voli compresi fra 1.500 e 3.500 km; di 600 euro per voli superiori a 3.500 km.
Smarrimento bagagli. Se si viaggia in aereo può pure capitare che i bagagli vengano smarriti. Anche in questo caso il viaggiatore ha diritto a un rimborso e per ottenerlo occorre segnalare l’accaduto all’ufficio oggetti smarriti dell’aeroporto di arrivo, dove bisognerà mostrare il proprio biglietto aereo e lo scontrino bagagli e compilare un modulo, nel quale viene richiesto di descrivere la valigia. Se il bagaglio non viene ritrovato in breve tempo, alcune compagnie forniscono un rimborso per sostenere le prime spese urgenti. Da ricordare, inoltre, che, in caso di smarrimento definitivo della valigia, il passeggero che ha viaggiato con compagnie aeree appartenenti a paesi Ue ha diritto a un risarcimento massimo di circa 1.200 euro.

Pubblicato su: Il Mercatino - dicembre 2013.

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