Vampirellum

Continuano le critiche contro la legge Renzi-Berlusconi, definita da qualcuno Vampirellum (copyright by Quagliarello), perché permetterebbe ai grandi partiti (Pd e Fi) di "succhiare" il sangue (i voti) dei piccoli a loro vantaggio, eliminandoli poi dalla scena politica e costringendo gli elettori - di riffa o di raffa - a votare forzatamente per Pd o per Fi. Ecco in proposito un articolo di Carlo Correr su Avanti!

Il ‘renzellum’ arriva in aula a Montecitorio con un accordo di massima sulla nuova legge elettorale tra Partito democratico e Forza Italia che è riuscito nella non facile impresa di peggiorare il già pessimo Porcellum.

Di fatto la nuova legge concordata da Renzi e Berlusconi con gli ultimi aggiustamenti via telefono, prevede un quorum del 37%, di partito o di coalizione, per far scattare il premio di maggioranza fino alla soglia del 55%. La soglia di sbarramento per i partiti minori apparentati in una coalizione è stata portata al 4,5% dal 5% iniziale mentre restano invariate le due soglie dell’8% e del 12% rispettivamente per il singolo partito e per una coalizione. I collegi restano plurinominali, ovvero con liste bloccate ed è stata ripristinata la norma salva-Lega (i partiti che ottengono il 9% in almeno tre regioni rientrano comunque in Parlamento). Sono possibili anche le candidature multiple, ovvero lo stesso candidato in più collegi.

Insomma i due partiti maggiori si sono messi d’accordo per eliminare il maggior numero possibile di concorrenti, impedendo che nascano partiti nuovi, costringendo l’elettorato riottoso a votare per i pèiù grandi soltanto e soprattutto tagliando drasticamente il principio di rappresentanza. Il tutto precostituisce le basi per una opposizione extraparlamentare che sarà col passare del tempo sempre più aggressiva e intransigente. Un errore storico di cui tutto il Paese subirà a lungo le conseguenze nefaste. Da domani, se questa legge arriverà al traguardo, saremo tutti un po’ meno liberi.

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