Matrimoni gay. Possibile la trascrizione in Italia

E' possibile trascrivere in Italia un matrimonio celebrato all'estero tra due persone dello stesso sesso. Lo ha deciso il tribunale di Grosseto, con una sentenza resa nota ieri ed assunta su ricorso di una coppia gay, che era convolata a nozze a New York e voleva che anche in Italia fosse riconosciuto il suo status. I giudici hanno così ordinato all'ufficiale dello stato civile della città di trascrivere tale unione tra due uomini nei registri dello stato civile. La motivazione? Manca nel codice civile un "riferimento al sesso in relazione alle condizioni necessarie al matrimonio". Ai giudici toscani si erano rivolti i due uomini, dopo che l'ufficiale di stato civile si era rifiutato di trascrivere il loro matrimonio americano, ritenendo che non fosse possibile farlo perché la normativa italiana non consente il matrimonio tra persone dello stesso sesso. Di contrario avviso, invece, il tribunale, per il quale manca proprio nel nostro ordinamento una norma del genere. Da qui l'ordine impartito dai giudici all'ufficiale di stato civile di trascrivere il matrimonio gay, in quanto la trascrizione in Italia di un matrimonio celebrato all'estero ha solo natura certificativa e di pubblicità di un atto già valido, e non certo costitutiva. Questi i fatti. Ma è evidente il clamore che ha suscitato la "rivoluzionaria" decisione dei giudici toscani. Tant'è che la procura di Grosseto ha subito annunciato la decisione di impugnare la sentenza, che possiamo certamente considerare come importante per una svolta in materia.    

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