Uso del cortile condominiale


Avete problemi per parcheggiare la vostra auto nel cortile condominiale? Lo spazio è troppo angusto e non tutti possono parcheggiare? E se qualcuno vuole usare il cortile per depositare temporaneamente le proprie cose che si fa? Come evitare allora liti e prepotenze? In questo caso i problemi di uso degli spazi comuni insufficienti si possono risolvere solo in maniera turnaria, cioè in modo tale da venire incontro alle diverse necessità dei condomini, senza che ci siano prevaricazioni e lamentele e senza che nessuno si appropri in maniera esclusiva delle parti comuni. Lo ha pure sottolineato recentemente la Corte di cassazione (sentenza 6178 del 17 marzo 2014). Ecco il caso concreto. Il proprietario di una casa sita in un edificio, al quale si accede attraverso un piccolo cortile in comproprietà con altri soggetti che abitano in altri fabbricati che si affacciano pure sul cortile, ha citato in giudizio uno dei vicini che ha occupato lo spazio comune con vasi e piante ornamentali, intralciando così l’accesso ai veicoli e il transito alle singole proprietà private attraverso il cortile, chiedendo il ripristino dello stato dei luoghi. I giudici di primo e secondo grado hanno però respinto la richiesta, ritenendo che il passaggio delle automobili nel cortile non fosse legittimo, in quanto la sua originaria e naturale destinazione sarebbe stata esclusivamente quella di fornire aria e luce alle abitazioni e di consentire il solo transito pedonale. Ma la Cassazione, alla quale si è rivolto il ricorrente, ha ribaltato la decisione dei giudici di merito, chiarendo meglio la questione dell’uso del bene comune tra comproprietari e spiegando come del medesimo bene comune possano essere fatti utilizzi diversi dai comproprietari, grazie al “principio turnario”, in base al quale se è impossibile un uso contemporaneo del bene comune, ciò non impedisce il suo utilizzo in via occasionale da parte dei singoli comproprietari. Così è possibile un avvicendamento dei vari comproprietari nell’utilizzo del bene comune, non solo per lo stesso uso, come nel caso classico della mancanza di spazio sufficiente per il parcheggio delle autovetture di tutti i condomini. In questo caso si parcheggia a turno, ma anche per usi diversi, come quando i comproprietari abbiano bisogno del cortile per parcheggiare l’auto, per depositare temporaneamente del materiale di risulta derivante da lavori di ristrutturazione del proprio appartamento o per far sostare la gru che debba trasportare mobili e suppellettili a un piano alto nel corso di un trasloco.

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