Affittare la casa per le vacanze


La bella stagione è arrivata ed un’idea per le vacanze potrebbe essere quella di affittare una casa, operazione che oggi, grazie a Internet, non è mai stata così facile, anche per abitazioni all’estero. Ci sono infatti tanti siti specializzati per fare incontrare proprietari e affittuari ed avere una casa per le vacanze in pochi click. Ma è davvero così semplice? In realtà non dobbiamo mai dimenticare che, anche se con un pc ed una connessione ad Internet, stiamo sempre concludendo un contratto di locazione, anche se temporaneo o stagionale. Cerchiamo allora di capirne di più, partendo proprio da come funzionano questi siti di affitto di case per le vacanze. Entrando in uno di essi troviamo annunci di vario tipo, dalla casa vacanze al bed and breakfast alla villa principesca, per cui è bene limitare la ricerca su ciò che ci interessa davvero. L’offerta di solito è arricchita dalle foto e dalle caratteristiche dell’immobile, nonché dal prezzo. E qui conviene stare attenti e controllare cosa è compreso e cosa no. Il canone di solito è deciso dal proprietario e da questo liberamente modificabile, per cui il primo consiglio è quello di provare a contattare direttamente il proprietario e trattare con lui, magari tentando di spuntare condizioni migliori. In ogni caso, fatta la scelta e confermata la prenotazione, il prezzo rimane bloccato e non potrà più essere modificato, mentre per il pagamento basta una carta di credito, un bonifico bancario o Paypal. Fin qui, tutto liscio come l’olio. Può accadere però che, giunti sul posto, la nostra idea di vacanza da sogno si squagli come neve al sole. La piscina vista nella foto non c’è, l’acqua calda non funziona, la spiaggia è a chilometri di distanza, mancano lenzuola e pentole… insomma, la vacanza rischia di trasformarsi presto in un incubo. Che fare? Alcuni siti Internet mettono a disposizione un numero di emergenza, ma non è sempre detto che risolvano il problema, perché tutti specificano che il loro compito è solo quello di fare incontrare l’offerta (dei proprietari di case vacanze) con la domanda (degli affittuari), non diventando mai parte degli accordi che vengono conclusi solo tra i primi. Sono i proprietari, dunque, interamente responsabili delle informazioni (immagini, caratteristiche, prezzi, disponibilità) relative alle case che affittano e diffuse sul sito ed è a loro che dobbiamo rivolgerci per eventuali problemi. Sotto il profilo economico e fiscale, poi, affittare una casa per le vacanze per i proprietari è una fonte di guadagno, ma bisogna essere in regola per evitare grane con lo Stato. Innanzitutto occorre distinguere chi affitta case vacanze in modo professionale, da chi lo fa in maniera occasionale, perché il primo è un imprenditore, deve avere la partita Iva ed il reddito percepito dall’affitto è considerato reddito d’impresa; il privato che solo saltuariamente affitta alloggi ai turisti, non ha invece obblighi ai fini Iva ed il canone incassato costituisce reddito lrpef. Un’altra cosa da ricordare è che l’accordo tra proprietario ed inquilino è sempre un contratto di locazione, che raramente però viene redatto per iscritto, soprattutto per le locazioni brevi, come quelle che si esauriscono in un week-end, ma ciò può essere un rischio, in caso di problemi e contestazioni tra le parti. Di solito che succede? Chi affitta la propria casa attraverso i siti Internet che offrono questo servizio, non si preoccupa di predisporre un contratto scritto da fare firmare all’ospite al suo arrivo, perché le regole dell’accordo sono state già inserite direttamente sulla piattaforma on line e, una volta accettate dal conduttore, sono vincolanti per le parti. In ogni caso, il contratto di locazione turistica, se c’è, non deve essere registrato se la durata è inferiore ai 30 giorni, mentre la presenza del turista che soggiorna in una casa vacanza deve essere comunicata alla polizia da parte del proprietario, il quale dovrebbe pure rilasciare all’inquilino una ricevuta di pagamento, comprensiva di tutte le voci, anche dell’eventuale tassa di soggiorno, che poi va versata al comune.
A questo punto ricapitoliamo un po’ di “dritte” per evitare brutte sorprese:
• l’annuncio (foto, testo, canone di affitto, calendario di disponibilità) deve essere chiaro e aggiornato;
• verifichiamo ogni voce del costo finale e se questo include l’Iva e altre tasse locali (come la
tassa di soggiorno);
• verifichiamo le condizioni per cancellazioni e rimborsi;
• cerchiamo un contatto diretto con il proprietario;
• chiediamo la ricevuta per scoraggiare affitti abusivi.

Pubblicato su: Il Mercatino - agosto 2015.

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