Come tutelarsi quando compriamo un bene usato

La compravendita di beni di seconda mano è ormai un fiorente business, perché la crisi economica (o la necessità di non avere la casa “intasata” da oggetti inutili) spingono ormai sempre più persone a vendere i prodotti inutilizzati, per ricavarne soldi o per sostituirli con quelli più moderni ed innovativi. E l’avvento del web ha reso più facile comprare e vendere qualsiasi tipo di merce a chiunque, anche all'estero e senza passare dai commercianti o dagli intermediari professionisti. Insomma, l'usato conosce ormai spazi nuovi, che però comportano anche nuovi problemi, come quelli relativi alle garanzie sulle merci usate che vengono messe in vendita ed alla tutela di chi compra, per evitare il solito “pacco”. Che si fa allora? Quando si acquista un prodotto nuovo si usufruisce sempre della garanzia legale, che di solito è di 24 mesi, ma che per alcuni beni può essere pure maggiore o minore, che protegge l’acquirente da eventuali inconvenienti o difetti dei prodotti acquistati, obbligando il venditore ed il produttore a riparare o sostituire la merce imperfetta. Ma quando si acquista un bene di seconda mano che facciamo? Come possiamo evitare la “sola”? Tutto dipende da dove si compra. Se acquisto l’auto usata, il tablet “rigenerato” o il trapano di seconda mano in un negozio (fisico o virtuale), quindi da un professionista, anche questi beni sono coperti dalla garanzia di 24 mesi, che può essere però ridotta – su accordo del consumatore – fino a 12 mesi (non di meno) e le tutele che si devono fornire al cliente sono le stesse previste dalla legge per chi acquista merce nuova di zecca. E così il commerciante che vende l'auto usata o il divano di seconda mano deve occuparsi della riparazione o della sostituzione della merce in tutti i casi in cui il prodotto sia difettoso o non conforme alle caratteristiche illustrate al momento dell’acquisto. Ecco perché è consigliabile farsi rilasciare dal venditore una scheda, dove sono indicate le riparazioni e in generale gli interventi eseguiti sull’oggetto usato e le caratteristiche dello stesso. Diverso è invece il discorso se la compravendita avviene tra privati o tra professionisti, come succede anche sui siti Internet dedicati (come Subito.it). In questi casi non c’è alcuna garanzia e così il privato che compra da un altro privato cittadino ed il titolare di partita Iva che acquista un oggetto usato, facendosi poi intestare la fattura a nome della ditta, non ha la possibilità di rivalersi sul venditore in caso di guasti o difetti della merce. Il che non significa, però, che non abbia diritto ad una tutela, perché qui entra in gioco l’articolo 1490 del codice civile, che tutela l'acquirente dai “vizi occulti” della cosa, cioè dai difetti non facili o impossibili da individuare al momento dell’acquisto, ma che sono così gravi da pregiudicare il corretto funzionamento del bene o da diminuirne il valore. Così, supponiamo che io acquisti un pc di seconda mano da un privato su Internet e che dopo pochi giorni si guasti la scheda ram, senza la quale il computer è ovviamente inutilizzabile, oppure che io compri - sempre da un privato - un'auto usata a cui, nel giro di pochi giorni, si rompe la frizione, impedendone l’uso. In questi casi occorre contestare per iscritto con una raccomandata con ricevuta di ritorno il difetto al venditore entro il termine di otto giorni dal momento in cui ho scoperto il guasto. Nella lettera va segnalato il difetto riscontrato e va indicato che si chiede la risoluzione del contratto, cioè la restituzione del bene con rimborso di quanto pagato, oppure che si esige una riduzione del prezzo pagato, fino a coprire i costi di riparazione. Tutto ciò non vale però se, al momento dell’acquisto, questi difetti erano visibili o facilmente individuabili con l'ordinaria diligenza, cioè con l’accortezza che “il buon padre di famiglia” (come dice la legge), quindi l’uomo comune, non esperto di pc o di meccanica (per tornare ai due esempi fatti pocanzi), è solito apprestare negli acquisti quotidiani. Quindi attenti ad esaminare bene l'oggetto usato che si sta comprando, prima di concludere l’affare, magari facendoci assistere da un amico esperto di informatico o da un meccanico, per evitare poi spiacevoli sorprese che ci costerebbero parecchio denaro e inutili arrabbiature.

Pubblicato su: Il Mercatino - dicembre 2015.

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