I manager guadagnano in un anno quanto un dipendente in trentuno

Aumenta la crisi economica ed aumentano anche i compensi dei manager e capitani d'industria. il manifesto di oggi, 8 agosto, pubblica un articolo che riprende uno studio di Mediobanca, per il quale ad un semplice operaio occorrono ben 31 anni di lavoro (ma anche di più), per guadagnare la stessa cifra che il manager della sua azienda intasca in un solo anno. 

A un dipendente impiegato nell’industria italiana servono 31 anni di lavoro per guadagnare come un amministratore delegato in un anno. Se l’A.d. raddoppia, e trova un altro stipendio, mettiamo da direttore generale, l’impiegato deve lavorare 43 anni. Una vita intera per guadagnare il reddito di un anno dei «capi».

I dati e i calcoli sono stati presentati nell’edizione 2016 dell’Annuario R&S realizzato dall’ufficio studio di Mediobanca che ha analizzato i redditi dei 41 maggiori gruppi industriali privati e pubblici. Il compenso mediano per un amministratore delegato risulta di 1,56 milioni di euro, per un a.d. con una carica in più il reddito sale a 2,38 milioni. Forse per la crisi, o molto più probabilmente per un caso, in un anno questi guadagni sono diminuiti. Nel 2015, infatti, gli anni necessari per un impiegato a eguagliare la retribuzione dell’a.d. erano 36. L’Annuario ha rilevato che l’età media dei componenti dei Consigli di Amministrazione nelle società industriali è di 58 anni, invariata sul 2014. È aumentata la partecipazione delle donne dal 26% al 30%. Nei board delle società pubbliche la presenza femminile è maggiore (35%) e l’età media più bassa (55 anni). Tuttavia comandano sempre gli uomini e il «gender gap» è più forte che mai. Nell’alta dirigenza la presenza femminile si ferma al 12%. Acea ha il cda più giovane (47 anni), Ferragamo il più attempato (66,5 anni) e Edison quello più «rosa» (56%).

La crisi non ha solo allargato le disuguaglianze tra i redditi, ma ha abbassato i rendimenti delle aziende. Gli stipendi d’oro non rispondono a un miglioramento delle imprese. Nel 2015 il fatturato dell’industria è calato del 5% sul 2014, -4,2% sul mercato domestico e -5,4% all’estero. Senza le dismissioni pubbliche il calo sarebbe dell’1,1%. I ricavi del settore sono arretrati del 16,1%.

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