Maggiore trasparenza tra clienti e professionisti

Dal 29 agosto c’è l’obbligo di tenere un comportamento più trasparente con i clienti. Quest’obbligo di trasparenza grava sui professionisti, avvocati, notai, ingegneri, architetti…, ma anche sulle assicurazioni e gli operatori telefonici e pay tv. Quest’obbligo è stato introdotto con la legge 4 agosto 2017, n. 124, entrata in vigore proprio il 29 agosto, in ossequio alla normativa dell’Unione europea e per dare una maggiore garanzia e tutela a clienti ed utenti.
Professionisti. Tutti i professionisti sono obbligati a fornire al cliente un preventivo scritto delle prestazioni, con i costi che potrebbero essere sostenuti per quella pratica. Oltre a ciò, tutti i professionisti poi devono indicare e comunicare ai clienti i titoli conseguiti e le eventuali specializzazioni, al fine di assicurare la massima trasparenza delle informazioni nei confronti dell’utenza. Per i notai, accanto all’obbligo del preventivo, c’è pure l’obbligo di depositare le somme ricevute dai clienti per ragioni d’ufficio su appositi conti correnti dedicati, evitando la prassi tenuta finora del deposito nel proprio conto, con “confusione” tra somme personali e somme dei clienti.
Assicurazioni. Gli agenti assicurativi sono obbligati ad informare il cliente, prima di firmare un contratto Rc auto, sulle offerte di tutte le imprese di cui sono mandatari (un agente assicurativo può rappresentare più di una compagnia), illustrando il contratto-base, anche se non c’è l’obbligo di stampare e consegnare il contratto delle varie offerte proposte, che i clienti potranno scaricare e stampare autonomamente da Internet. Basta in pratica solo che l’agente li informi delle varie offerte proponibili. Il cliente, alla firma del contratto, dovrà anche sottoscrivere una dichiarazione di avere ricevuto tutte le informazioni sulle varie offerte, in mancanza della quale egli potrà far valere la nullità del contratto che ha sottoscritto. È da tenere presente che il costo di un contratto-base Rc auto potrà variare notevolmente, non appena il cliente chieda una personalizzazione del contratto (basta, ad esempio, inserire la clausola che autorizza a guidare un solo conducente, perché non sia più possibile comparare i vari contratti-base). Dal 29 agosto, poi, la scatola nera funziona davvero, perché chi accetta di farla montare sul proprio mezzo avrà davvero sconti interessanti e vincolanti per la compagnia assicurativa. Qualcuno ha scritto che la legge sulla concorrenza spiana la strada a un obbligo generalizzato di montare la scatola nera su tutti i veicoli, ma non è così. Un obbligo vero e proprio potrebbe imporlo solo la Ue e finora ciò non è accaduto. Ricordiamo che i costi per installare, far funzionare e smontare la scatola nera sono sempre a carico delle compagnie assicurative e che i dati rilevati dalla scatola durante un incidente fanno piena prova in un eventuale processo nato per stabilire la responsabilità del sinistro. Si potrà “smentire” quanto rilevato dal dispositivo solo dimostrando che la scatola nera non funzionava adeguatamente, cosa veramente difficile da provare.
Operatori telefonici e pay tv. La legge 124 permette al cliente d’ora in poi di cambiare operatore telefonico, fisso o mobile, o di pay tv anche con un click, andando sul sito Internet dell’operatore. Le promozioni e le offerte non potranno poi vincolare il cliente per più di 24 mesi e i costi di uscita dal contratto dovranno essere proporzionati al valore del contratto e alla durata residua (così se ad esempio mancano due mesi alla scadenza del contratto, l’operatore non potrà fare pagare la stessa cifra di quella fatta pagare a chi è andato via solo dopo pochi giorni dalla firma del contratto). Il passaggio da un operatore telefonico o di pay tv ad un altro dovrà essere semplice e di immediata attuazione e la comunicazione del recesso, cioè di volere andare via, si potrà fare anche in via telematica ed i costi dovranno essere resi noti al consumatore nella pubblicità dell’offerta e non solo al momento della firma del contratto. Una novità importante è stata introdotta pure per i servizi a pagamento forniti tramite telefonate. Qui il calcolo della tariffa della chiamata ha adesso inizio solo dalla risposta dell’operatore e non più da quando parte la “musichetta”, che intrattiene il cliente in attesa della risposta e finora durava tanto a lungo per farci pagare di più. Da adesso si pagheranno solo le conversazioni effettive con l’operatore che risponde dall’altra parte del telefono. Un bel risparmio di soldi e di tempo e certo una maggiore trasparenza nei rapporti tra consumatori ed aziende che non può che fare bene a tutti. 

Pubblicato su: Il Mercatino - novembre 2017.

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