#Piccoli passi

Su Il Sole-24 ore del 31 dicembre 2017, sulla consueta rubrica tenuta sul Domenicale del giornale da Gianfranco Ravasi, è apparso il seguente articolo che voglio proporre.

Signore, non ti chiedo miracoli e visioni ma forza per la vita quotidiana. Insegnami l’arte dei piccoli passi. Era abituato ai voli del suo aereo e da uno di questi viaggi nel cielo, il 31 luglio 1944, in pieno conflitto mondiale, non tornò più, rimanendo così avvolto nel mistero di una fine ignota in mare. L’anno prima, a 43 anni, aveva pubblicato Il piccolo principe, una fiaba eterea divenuta il suo capolavoro, destinata a far sognare bambini e adulti. Stiamo ovviamente parlando dello scrittore aviatore Antoine de Saint-Exupéry. Sua è l’invocazione che abbiamo voluto proporre alle soglie di un nuovo anno. È una preghiera semplice, ancorata alla terra, alla quotidianità, ai “piccoli passi”, pazientemente conquistati mettendo un piede dietro l'altro, spesso su terreni infidi o sassosi. Pur dichiarandosi agnostico, questo scrittore irradiava non di rado nelle sue righe una luce religiosa, una fede primordiale e questa mini-orazione ne è una testimonianza limpida e semplice. È l’appello a una fedeltà coraggiosa, priva di atti eroici, ricca di sacrifici umili e segreti, capace di dare senso, colore e calore allo scorrere dei nostri giorni.


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