#La ruota

Oggi, 18 febbraio, sul domenicale de Il sole 24 ore, Gianfranco Ravasi ha firmato questo suo Breviario. Lo voglio offrire a voi.

Non so da dove vengo, / non so dove vado. / Perché, allora, attendo / con tanta impazienza / il cambio della ruota?
L’auto è accostata al ciglio della strada. La ruota afflosciata impedisce di proseguire. Seduto su un paracarro il viaggiatore attende con impazienza che l’autista cambi la ruota. Bertolt Brecht, il celebre drammaturgo tedesco, insinua in questa vicenda quotidiana una confessione di taglio metafisico.
Essa è nelle parole iniziali del passeggero: «Non so da dove vengo, non so dove vado». È il riconoscimento amaro di un non-senso radicale nella vita, vanamente compensato o narcotizzato dalle distrazioni, dal piacere, dall’attivismo, dalla frenesia. Eppure c'è un’“impazienza” simile all’“inquietudine” che s. Agostino pone in apertura alle sue Confessioni: «Inquieto è il nostro cuore finché in te non riposa». Per lui, però, a differenza di Brecht, una meta da raggiungere c’è. E, allora, l’inquietudine si trasforma da agitazione in trepidazione, da angustia in speranza, da frenesia in attesa.

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