Come pagare i debiti con le cambiali


Avete un debito che non riuscite a pagare tutto insieme in un’unica soluzione e così il creditore vi propone di rilasciargli delle cambiali, in modo da posticipare o rateizzare la restituzione della somma, pagando un tot al mese e dando anche una garanzia al creditore che il suo credito sarà saldato. L’idea vi sembra ottima, ma non sapete cos’è una cambiale e come funziona; se ci sono vantaggi e rischi per voi. Cercheremo allora di darvi qui una risposta.
La cambiale
La cambiale è uno strumento di pagamento con cui il debitore si impegna a pagare al creditore una certa somma di denaro ad una scadenza prestabilita. Lo scopo è quello di garantire il creditore che la somma a lui dovuta sarà pagata regolarmente. Se il pagamento riguarderà l’intero importo ad una certa data, basterà compilare una sola cambiale; se invece il pagamento della somma dovrà essere rateizzato in più volte, occorre compilare tante cambiali quante saranno le rate. La cambiale si acquista dal tabaccaio e per essere valida deve essere compilata indicando l’importo da pagare, l’ordine di pagamento, cioè la frase “pagherò a” o “pagherete a”, la data del pagamento, il nome ed il cognome della persona che riceverà il pagamento, il luogo del pagamento, il nome, cognome, codice fiscale e indirizzo del debitore, la firma del debitore. Per essere valida, la cambiale deve essere compilata in tutte le sue parti e sulla cambiale va apposto il bollo, il cui valore cambia in relazione all’importo indicato sulla cambiale stessa. La cambiale va infine consegnata al creditore, che la deve custodire gelosamente perché rappresenta la prova e la garanzia del suo credito e della somma che può esigere dal debitore. 
L’avallo
Se il creditore non si fida della solvibilità del debitore, perché teme che non lo paghi, può chiedere che la cambiale sia “avallata”, cioè che sia firmata da un altro soggetto che si impegna a pagare l’importo della cambiale al posto del debitore, se questo non paga.
Il pagamento della cambiale
La cambiale può essere pagata “a vista” ed in questo caso il pagamento deve essere effettuato nel momento in cui il creditore si presenta nel luogo indicato sulla cambiale chiedendo al debitore di avere la somma. Se invece è indicata una data, la cambiale va pagata in tale giorno. Se sulla cambiale non viene indicata una data di scadenza essa è considerata pagabile a vista, mentre se è indicata una data impossibile (ad esempio, 30 febbraio o “quando avrò la disponibilità della somma” o “quando potrò pagare”), la cambiale non sarà valida. Se la data di scadenza indicata sulla cambiale cade di sabato, di domenica o in un giorno festivo, la scadenza è prorogata automaticamente al primo giorno lavorativo successivo. La cambiale si paga nel luogo indicato nella stessa, che di solito è il domicilio del debitore o del creditore o una banca, perché la cambiale può essere “appoggiata” anche ad una banca e così il pagamento può essere effettuato direttamente alla banca, anziché al creditore.
Il mancato pagamento della cambiale. Il protesto e il pignoramento
La cambiale è una forma di garanzia per il creditore, è un titolo esecutivo perché in caso di mancato pagamento da parte del debitore della somma indicata il creditore può ottenere il “protesto” e pignorare i beni del debitore, cioè appropriarsi di essi al posto della somma di denaro dovuta, senza necessità di rivolgersi al giudice. Per ottenere il protesto è necessario che il creditore si rechi con la cambiale da un notaio, da un segretario comunale, da un ufficiale giudiziario e faccia levare il protesto, che è una dichiarazione di uno di questi pubblici ufficiali scritta su un foglio applicato alla cambiale, che attesta il mancato pagamento della cambiale alla scadenza. Ottenuto il protesto il creditore può poi procedere immediatamente al pignoramento dei beni del debitore, recandosi presso l’ufficiale giudiziario affinché inizi la relativa procedura.  

Pubblicato su: Il Mercatino - agosto 2020.

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