Possiamo riprenderci con la forza la nostra casa, acquistata magari con tanti sacrifici o ereditata dalla nonna, quando è stata occupata abusivamente da altri che non ne hanno diritto? La domanda può sembrare strana, ma non lo è più di tanto sapendo che purtroppo sono frequenti i casi di coloro che si intrufolano ed occupano casa altrui o abusivamente, scassinando la porta, o legittimamente, dopo avere firmato un regolare contratto di locazione senza pagare un centesimo di fitto dopo la prima rata e rimanendo sul posto ad oltranza. Ed allora, possiamo in questi riprenderci la nostra proprietà occupata illegittimamente? Certo, ma solo rivolgendosi al giudice, perché nessuno può in linea di massima farsi giustizia da sé. Infatti, tranne il caso della legittima difesa (articolo 52 del codice penale), che rende non punibile chi interviene a difesa di “un diritto proprio od altrui contro il pericolo attuale di un'offesa ingiusta”, purché “la difesa sia proporzionata all'offesa”, chi reagisce ai soprusi veri o presunti di altri facendosi giustizia da sé commette un reato, quello di esercizio arbitrario delle proprie ragioni (articolo 392, sempre del codice penale), che prevede la pena massima di 516 euro di multa, reato in cui potrà sicuramente incorrere chi cerchi di riprendersi casa propria con violenza, rompendo magari il lucchetto del cancello o il vetro della finestra e buttando per strada i mobili dell’occupante abusivo, come affermato anche dalla Corte di cassazione. E allora, direte voi, devo sopportare in silenzio e passivamente che un abusivo si intrufoli in casa mia, occupandola illegittimamente e comportandosi da padrone? Non è proprio così e vediamo perché. Di fronte all’occupazione abusiva di un immobile di nostra proprietà non possiamo ricorrere al “fai da te”, ma dobbiamo necessariamente rivolgerci alla polizia o ai carabinieri e segnalare la cosa con una denuncia detta comunemente “cautelativa”, perché diretta ad evitare possibili altri abusi e metterci al riparo da eventuali reati o danni a terzi commessi nel nostro bene o per mezzo di esso da altri, come quando gli abusivi trasformino casa nostra in una centrale per lo spaccio di droga o in una casa per appuntamenti, oppure dalla finestra lancino oggetti sulle macchine parcheggiate di sotto, danneggiandole. Le forze dell’ordine, ricevuta la segnalazione, effettueranno i dovuti controlli per accertare chi in quel momento occupi l’abitazione, ma non potranno intervenire autonomamente per sgombrare la casa occupata solo sulla base della vostra segnalazione, perché devono osservare la legge ed eseguire gli ordini del giudice. Ed allora sarà necessario, fatta la “denuncia cautelativa”, rivolgersi pure al giudice per il tramite un avvocato ed iniziare una causa di sfratto, in caso di locazione, o di spoglio possessorio, se l’occupante non ha alcun titolo per stare in casa vostra. Solo all’esito di questo giudizio che accerti che il bene è vostro e l’occupante è un abusivo, le forze dell’ordine potranno intervenire per attuare la decisione del giudice. Questa in linea di massima è la regola, ma c’è un’eccezione che consente di entrare con la forza in casa propria, anche se occupata da un abusivo: è il caso della “violenza reintegrativa”, quando il proprietario pone in essere un comportamento violento per recuperare il proprio bene nell’immediatezza dello spoglio subito. Quindi, come sottolineato anche dalla Cassazione, agisce correttamente il proprietario di casa che, dopo essere uscito per fare la spesa, nel ritornarvi trovi la casa occupata da abusivi e in quello stesso momento li sbatta fuori con la forza. In tale caso la difesa è legittima perché contestuale allo spoglio e l’intervento “violento” del proprietario opera come una causa speciale di giustificazione, in quanto per la rapidità degli eventi non è possibile ricorrere al giudice. Non è invece legittimo il comportamento del locatore che, esasperato per non essere riuscito ancora a sfrattare l’inquilino moroso e per i tempi lunghi della giustizia, cambi la serratura della casa locata o con la forza sgomberi la casa occupata.
Pubblicato su: Il Mercatino - novembre 2022.
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